I manometri a membrana (3): la soluzione per fluidi critici

I manometri a membrana sono strumenti veramente multiuso. Nei processi con fluidi critici, ad esempio, essi offrono possibilità complete per misure di pressione affidabili con stabilità di lungo periodo.

Fluidi critici: le membrane possono essere rese resistenti tramite l’utilizzo di diversi materiali speciali.

Fluidi aggressivi

I processi con fluidi aggressivi richiedono strumenti di misura le cui parti a contatto siano realizzate con materiali resistenti alla corrosione. In un manometro a membrana, questo requisito si riferisce principalmente all’elemento di pressione. Per la resistenza della membrana è possibile utilizzare un’ampia serie di materiali speciali, dal PTFE al tantalio, Hastelloy e titanio oppure oro. Per fare un confronto, per una molla Bourdon vengono solitamente considerati solo acciaio inox e Monel.

Oltre alla resistenza, il materiale speciale deve anche avere l’elasticità e la tenuta necessari per il requisito di misura. La membrana del manometro è solitamente rivestita con un foglio del materiale speciale o, nel caso in cui sia rivestita in oro o platino, essa è galvanizzata. In alcuni casi, la membrana può anche essere realizzata interamente con il materiale speciale.

Per le applicazioni con fluidi particolarmente aggressivi, la flangia inferiore della membrana può anche essere rivestita in materiale speciale. L’area dello strumento di misura a contatto col fluido è, pertanto, completamente protetta.

Manometro a membrana con flangia di connessione aperta (l.): Nell’ampia camera di pressione, nessun fluido può bloccarsi. Grazie alla molla Bourdon molto stressa (r.), questo rischio non si verifica.

Fluidi viscosi e simili

I manometri a membrana sono anche adatti a misure con fluidi viscosi, cristallizzanti e contaminati. Questi fluidi possono ostruire lo stretto canale di pressione di un attacco filettato e anche l’interno della molla nei manometri a molla Bourdon. I manometri a membrana con attacco flangiato in accordo alla norma EN 1092-1 o ASME B 16.5 (diametri nominali preferiti DN 25 e DN 50 o DN 1” e 2”) consentono di eliminare questi problemi. Questo tipo di attacco al processo crea un’ampia camera di pressione all’interno della quale nessun fluido può bloccarsi.

Fluidi sensibili

I manometri a membrana sono anche adatti per l’utilizzo con fluidi sensibili nelle industrie alimentari e farmaceutiche, con un’esecuzione a membrana affacciata. Per un attacco al processo privo di spazi morti, l’elemento di pressione viene direttamente saldato all’attacco al processo igienico-sanitario. Un ulteriore vantaggio è legato al principio di funzionamento che utilizza una cella di misura a secco: la pressione viene trasmessa senza un fluido di trasmissione che altrimenti potrebbe contaminare il fluido in caso di guasti o malfunzionamenti dell’impianto.

Per ulteriori informazioni sui manometri e sui manometri con segnali di uscita consultare il sito WIKA.

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